Livorno, 26.08.2014
Oggetto:
Atto d’indirizzo sulla questione abitativa presentata dai consiglieri Raspanti e Bruciati
( gruppo consiliare BuongiornoLivorno)
Il Consiglio Comunale di Livorno
VISTO CHE
la grave crisi economica che ha colpito tutta l’Europa vede l’Italia subirne più che altrove le conseguenze, in ragione di risorse sempre meno disponibili che inevitabilmente finiscono per deprimere il bilancio dello Stato, generando politiche di tagli finanziari le quali risultano seriamente penalizzanti per Regioni e Comuni;
le politiche abitative , nell’accezione più ampia del termine , parte essenziale di un moderno Welfare , seconde solo al lavoro nella scala dei valori per la vita di milioni di famiglie italiane, sono divenute, unitamente a vecchi bisogni, condizioni di bisogno inedite maturate nelle difficoltà economiche di tantissimi nuclei familiari, in nuove e giuste esigenze di giovani coppie, di ragazze madri, di anziani, di studenti, di lavoratori in mobilità, dei nuovi cittadini europei. E’ un tema angosciante e centrale, di fatto fenomeno destabilizzante che rischia di minare i concetti stessi di civiltà e coesione sociale;
che tutti gli indicatori sono a testimoniare che in Italia è aperta una vera e propria priorità sociale e democratica
in Italia ogni anno sono circa 70 mila le nuove sentenze di sfratto , di cui oltre 60 mila per morosità incolpevole,
sono quantificabili in circa 30 mila gli sfratti eseguiti annualmente con l’ausilio delle forze della forza pubblica
che detti fenomeni colpiscono duramente anche la città di Livorno
sono circa 700 mila le famiglie che in Italia sono collocate nella graduatorie pubbliche o sono in attesa e alla ricerca di un alloggio a canone sociale
a Livorno le famiglie interessate sono 1312; 1002 italiani, 57 comunitari, 252 extracomunitari ( dati ufficio casa)
la sentenza di sfratto a Livorno riguardano circa 2 mila famiglie con 80 sfratti bimestre programmati
in Italia sono circa 4,8 milioni le case sfitte – molte delle quali affittate a nero con relativo fenomeno di evasione fiscale
è valutato in circa 30 mila alloggi il patrimonio ERP chiuso, inutilizzato o utilizzato impropriamente
un vasto patrimonio demaniale ( civile e militare) non è più usato ai fini precedenti e risulta in condizioni di estremo degrado mentre potrebbe essere recuperato e riconvertito per sostenere programmi di ERP azzerando i costi di urbanizzazione
a Livorno sulla base del censimento 2011 sarebbero vuote 2370 abitazioni
CONSIDERATO CHE
il patrimonio nazionale immobiliare inutilizzato, di proprietà pubblica o sotto il controllo pubblico deve essere utilizzato per ricostruire l’offerta abitativa a canone sociale ( almeno il 60%);
questa operazione di recupero avrebbe una ricaduta in tempi ragionevoli sia sul versante del diritto all’abitare sia per la ripresa dell’occupazione;
occorre un piano strategico per affrontare in maniera strutturale e programmatica la questione della precarietà abitativa delle nuove generazioni;
la regione Toscana con i finanziamenti del fondo per il contributo agli affitti e con la LRT n ° 75/12 che istituisce la commissione territoriale per il contrasto del disagio abitativo per il passaggio da casa a casa ha creato gli strumenti per sostenere le famiglie colpite dalla crisi, evitando nuovi sfratti e per graduare le esecuzioni di forza pubblica , attribuendo un equo indennizzo economico alla proprietà. In ottemperanza a tale legge la L.O.D.E. della provincia di Livorno ha già costituito la commissione in applicazione della legge regionale ed è già operativa;
la legge nazionale 124/2013 all’articolo 5 dell’articolo 6 recita : “ è istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli , con una dotazione pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015; e lo scorso 14 luglio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto 14 maggio 2014 del ministero delle infrastrutture attuativo delle norme previste dal citato articolo 6 comma 5 della legge 124 del 2013;
che le risorse del fondo possono essere utilizzate nei comuni ad alta tensione abitativa che abbiano avviato entro la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, bandi o altre procedure amministrative per l’erogazione in favore di inquilini morosi incolpevoli; che le risorse di cui al presente comma sono assegnate prioritariamente alle regioni che abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo che prevedono percorsi di accompagnamento sociale per i soggetti sottoposti a sfratto anche attraverso organismi comunali. A tal fine le prefetture-uffici territoriali del Governo adottano misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto”;
La Regione Toscana è la regione che si è dotata per tempo degli strumenti sopra menzionati , occorre attivarsi per la richiesta di questi fondi aggiuntivi oltre quelli messi a disposizione della regione.
Il Consiglio Comunale di Livorno
Nell’ambito delle proprie prerogative
IMPEGNA SINDACO E GIUNTA
1 – ad organizzare un tavolo di confronto per coinvolgere le proprietà immobiliari, le fondazioni, gli istituti bancari, gli enti previdenziali e assicurativi, le imprese edili, i costruttori di immobili attivando le necessarie sinergie per affrontare la crisi del mercato immobiliare e la crisi delle famiglie livornesi che stanno perdendo la propria abitazione. Tale proposito risulta d’altra parte in continuità con la ricerca già iniziata da parte dell’amministrazione fra i soggetti sopramenzionati; utilizzando a tale scopo l’Agenzia per l’affitto per reperire alloggi a canone concordato, da assegnare a nuclei familiari in emergenza abitativa o in attesa nelle graduatorie erp
2 – verificare, sulla base dell’art.56 bis del D.L. n°69 del 21/06/13, convertito nella L. n° 98 del 9/08/13, la risposta degli organi proposti alla richiesta del Comune di Livorno per acquisire a costo zero la ex Caserma Del Fante e ex Caserma in Piazza Guerrazzi o di altra struttura demaniale simile, al fine di produrre, in sintonia con l’assessorato regionale, un progetto di recupero della struttura in uno stato di normale agibilità, con relativa copertura finanziaria, finalizzando l’intervento all’emergenza abitativa; e ai servizi di quartiere.
3 – a prendere in esame la questione della quantità di risorse da mettere a disposizione del contributo in conto affitto anche attraverso la revisione analitica delle voci di bilancio relative al sociale;
8 – impegna Sindaco e Giunta a prendere iniziative significative nei confronti del Ministero competente, affinché nuove risorse vengano distribuite rapidamente e si concorra a definire i criteri di distribuzione delle risorse fra gli enti locali in modo chiaro e trasparente;
Il Consiglio Comunale chiede, alle forze politiche in esso rappresentate,
a sostenere, anche attraverso il coinvolgimento parlamentare delle forze politiche presenti in questo consiglio comunale, l’iniziativa dell’ANCI sulle politiche abitative che rivendica come priorità “imprescindibili e pregiudiziali” il sostegno all’offerta abitativa sociale, il sostegno alla domanda abitativa e al sistema di edilizia residenziale pubblica ed in particolare la risoluzione dell’emergenza sfratti per morosità incolpevole, sia in una prima fase attraverso la proroga di 6 mesi/1 anno degli sfratti per tale tipo di morosità, sia attraverso il rifinanziamento regionale del fondo per il sostegno alla locazione.
10 – a continuare nell’impegno sui Piani di recupero considerando questi uno strumento, che pur nella sua complessità, qualifica l’attuale patrimonio prevedendo un utilizzo temporaneo di emergenza, nel periodo ( uno, tre anni) tra lo svuotamento e la effettiva cantierazione.
11 – utilizzare parte dei finanziamenti per acquisire edifici e appartamenti invenduti, mettendoli a disposizione a canoni sostenibili, integrare la dotazione del Piano casa necessario per il buon lavoro della COMMISSIONE TERRITORIALE PER IL CONTRASTO DEL DISAGIO ABITATIVO.