Grazie Strazzullo per ricordarci perché siamo alternativi al PD


L’intervento a “tutto campo” del segretario generale della CGIL di Livorno, Maurizio Strazzullo, ha il pregio di ricordarci, ammesso ce ne fosse bisogno, delle “affinità elettive” con la classe politica che ha governato questa città fino a maggio e che, soprattutto negli ultimi 15-20 anni, ha contributo allo scenario attuale.

In pratica Strazzullo conferma alcuni dei punti che facevano parte del programma di Ruggeri e che è stato “bocciato” dall’elettorato livornese.

Il segretario ci ricorda che sull’Ospedale la CGIL ha sempre sostenuto il progetto del nuovo ospedale: legittimo. Meno legittimo è che accolga subito l’appello del governatore Rossi: nel 2009-2010, in occasione del referendum per l’ospedale, non ci ricordiamo esponenti della CGIL a difendere e promuovere percorsi partecipativi e, appunto, lo strumento referendario. Lo stesso referendum fu, di fatto, negato anni prima in occasione della decisione attorno al rigassificatore e anche in quel caso chi adesso invoca strumenti di partecipazione aveva lo sguardo altrove. Già, il referendum: il 28 novembre 2010 circa il 74% dei votanti si è espresso contro il nuovo ospedale. Scelta fra l’altro confermata dalla “massiccia” raccolta di firme conclusa un anno fa e dai risultati delle ultime elezioni amministrative (Nogarin e Buongiorno Livorno indicavano chiaramente la contrarietà al nuovo ospedale e Ruggeri e il PD invece lo volevano, unici fra tutti i contendenti). Invocare adesso un referendum è una mancanza di rispetto per le migliaia di livornesi che si sono già espressi in materia, e in tempi recentissimi.

Capitolo rifiuti: anche qui la posizione di Strazzullo è a dir poco conservatrice.

La strategia “Rifiuti Zero” e quindi l’ estensione a tutta la città del “porta a porta” e la riduzione dei rifiuti conferiti in inceneritore e discariche erano nei programmi di Nogarin e di Buongiorno Livorno e i livornesi anche su questi hanno scelto. Ammesso che abbia le informazioni e le competenze per l’argomento, Strazzullo dimostra ancora una volta di stare dall’altra parte rispetto a chi promuove un modello di città sostenibile che metta al centro la salute e l’ambiente. Eppure Capannori non è lontana e anche a Livorno numerosi sono stati i convegni e gli incontri che hanno dimostrato come non sia utopistico invertire la rotta rispetto alla gestione dei rifiuti.

Strazzullo non fa che consolidare l’idea di appartenere ad un paradigma in crisi di legittimità e di consenso. Una scelta di “campo” dettata da necessità o da convenienza, in parte giustificata dal fatto di averla ereditata da decenni di “narrazione” e di certezze ideologiche secondo cui esistano solo un mondo ed un sistema (capitalista) possibile. Peccato che oltre a sostenere un modello obsoleto, inquinante ed “energivoro” sia pure inadeguato ed insostenibile dai punti di vista economici e dell’occupazione (sui dati record della disoccupazione la CGIL non ha alcuna responsabilità?).

Buongiorno Livorno è nata ed intende consolidarsi per favorire, a partire dalla nostra città, un cambiamento di governo partendo anche da un immaginario collettivo diverso. I livornesi, nelle elezioni 2014, hanno bocciato un sistema di potere che ha contribuito ad affossare la città e che prometteva scelte non adeguate per migliorare le cose. Responsabilità principale della CGIL e di chi l’ha guidata in questi anni quella di non essersi “smarcata” in qualche modo e anzi, di aver sempre fatto “quadrato” con la guida politica della città, identificandosi pericolosamente col partito egemone. Gli effetti negativi riguardano adesso anche una certa credibilità quando si affrontano certi argomenti.

Direttivo Buongiorno Livorno

 

[Immagine: “” di LucarelliOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.]