Comunicato Stampa 20 dicembre 2014
Bilancio previsionale, Piano Regolatore del Porto, Accordo di Programma…
Il dibattito politico cittadino delle ultime settimane è incentrato sul futuro di Livorno. Un futuro che, ad oggi, si prospetta incerto ed è fonte di diffusa preoccupazione e pessimismo.
La percezione della criticità della situazione è aggravata dal disorientamento politico in cui ancora sembra brancolare l’Amministrazione Comunale (sprovvista di un’idea di città davvero alternativa a quella che abbiamo conosciuto finora) e dall’atteggiamento autoritario della Regione Toscana e, in particolare, del Presidente Rossi, ormai lanciato in una campagna elettorale che si annuncia senza esclusione di colpi.
Buongiorno Livorno, a partire dalla consapevolezza della drammaticità della situazione del nostro territorio (afflitto da tassi di disoccupazione doppi rispetto alla media toscana e da livelli di inquinamento pari a quelli di certe realtà meridionali), preso atto dell’indisponibilità della nuova Giunta ad aprirsi a un confronto reale che muova i passi dalla definizione di luoghi e tempi a esso adeguati, vuole offrire al dibattito alcune proposte che crede capaci di aprire nuove prospettive per la ripresa economica, sociale e ambientale dell’area livornese e di giustificare un modo nuovo di guardare al futuro: con ragionevole speranza.
In questa ottica, Buongiorno Livorno ritene indispensabile:
salvaguardare i livelli occupazionali e favorire la creazione di nuovi redditi puntando sull’aggiornamento della vocazione industriale del territorio attraverso la sua conversione in chiave ecologica;
costruire un governo del territorio affidato alla produzione di dati in tempo reale e alla loro facile e rapida comunicabilità attraverso il potenziamento delle reti telematiche;
costruire un porto integrato in un sistema logistico e industriale più ampio che faccia da snodo lungo corridoi intermodali per i mercati più vivaci;
sostenere i redditi più deboli attraverso misure di contrasto all’impoverimento della popolazione con interventi urgenti straordinari a favore di chi perde il lavoro;
promuovere un welfare informale basato sulla partecipazione attiva dei cittadini e sulla collaborazione tra PA e terzo settore da affiancare al welfare tradizionale, di cui sarà necessario nel frattempo studiare una riorganizzazione sulla base dei bisogni reali del terriotorio.
Livorno può ripartire solo:
1) innovando contenuti e pratiche dell’azione politica;
2) intercettando i bisogni dei settori più vivaci del mercato (come quelli legati alla green economy) e quelli delle aziende che vogliono rilocalizzare nel paese di origine le loro produzioni (fenomeno del back-shoring) e sono in cerca di di tempi e costi certi, buona qualità del lavoro (con conseguente riduzione degli scarti), bassi costi energetici;
3) sostenendo la partecipazione attiva dei cittadini e il potere di acquisto delle famiglie.
Direttivo #BuongiornoLivorno