Emergenza lavoro: proposte per interventi urgenti e straordinari


#BuongiornoLivorno ha ritenuto necessario elaborare alcune proposte per interventi urgenti e straordinari a favore di lavoratori (dipendenti e non) che perdono lavoro e che si trovano improvvisamente senza reddito e alle prese con pagamenti necessari e coatti.

Ci riferiamo in particolare a quei casi in cui si ha una perdita di lavoro improvvisa (come avvenuto ad esempio ai lavoratori della TRW) e quindi con perdita parziale o completa del reddito (soprattutto per coloro che si ritrovano senza ammortizzatori sociali) a fronte di spese previste e preventivate sulla base del reddito precedente (in primis mutui, rate per crediti al consumo ecc.).

Le proposte elaborate dal Gruppo Lavoro di #BuongiornoLivorno sono finalizzate ad interventi di sostegno al reddito di natura straordinaria in relazione a situazioni di crisi occupazionale acute alla cui gestione non si può provvedere con gli strumenti disposti dalla vigente legislazione e comprendono, oltre all’introduzione di strumenti innovativi, la richiesta nei confronti delle Istituzioni competenti di una maggior diffusione degli strumenti di sostegno già esistenti.

Le soluzioni prospettate non devono in alcun modo incidere su quanto già previsto e devono solo considerarsi come aggiuntive ai benefici e alle agevolazioni per soggetti “deboli” e “svantaggiati” già previste dall’Amministrazione Comunale (pensiamo in particolare alle esenzioni o riduzioni previste sulla base degli indicatori Isee).

Possono essere subito intraprese e realizzate dall’Amministrazione Comunale e contribuire a ridurre lo stato di profondo disagio e di difficoltà economiche in cui si ritrovano, sempre più, molti dei nostri concittadini.

  • Riduzione o esenzione delle tasse comunali

A differenza di altri Comuni, il Comune di Livorno non ha ritenuto di considerare lo stato di disoccupazione o di cassa integrazione motivo di riduzione delle tasse comunali (ad es. TARI).

Il Comune di Livorno utilizza esclusivamente lo strumento ISEE, che notoriamente si riferisce all’anno precedente, non valutando le gravi situazioni di disoccupazione e mobilità verificatesi in corso d’anno.

Con questo meccanismo si va a tutelare una fascia debole della popolazione (favorendo indubbiamente però anche gli evasori) senza garantire chi il lavoro ce lo aveva ed improvvisamente lo ha perso. Chiediamo maggiori controlli rispetto all’evasione fiscale e vogliamo sapere i risultati dei controlli effettuati.

Chiediamo di adottare nuovi metodi di riduzione delle tasse e tariffe comunali che tengano conto della situazione occupazionale dei cittadini.

Molti altri comuni italiani (esempi di grandi e piccoli), vicino a noi Capannori e Carrara, lo fanno, quindi è sufficiente la volontà politica.

  • Fondo di solidarietà occupazionale

Costituzione da parte dell’Amministrazione Comunale di un fondo ad hoc (con autonomia di bilancio e quindi che non vada ad incidere per le spese già previste per il sociale) attraverso donazioni di privati cittadini, imprese, enti, associazioni, società, banche, dalle donazioni volontarie dei 5 per mille. Proposta di integrazione attraverso una tassa ad hoc di una somma una tantum per contribuente o di una percentuale su determinate tasse e imposte.

La sua istituzione sarebbe disciplinata dalla costituzione di un apposito capitolo del bilancio comunale. Tale fondo, parte integrante del Bilancio Comunale, può essere integrato anche con fondi di bilancio. Le risorse finanziate stanziate per l’operatività del fondo sarebbero assegnate dalla Giunta Comunale al Dirigente dei Servizi Sociali.

  • Realizzazione di una vera “spending review”

Si ritiene necessarioattuare un processo di verifica delle spese previste e efficientamento dei processi attraverso il quale recuperare finanziamenti altrimenti previsti per opere superflue e non prioritarie ed eliminaregli sprechi della macchina comunale. Tali finanziamenti recuperati potrebbero, tra l’altro, integrare il fondo di solidarietà occupazionale.

Si potrebbe destinarne la metà per interventi di aiuto diretto alle famiglie colpite dalla crisi occupazionale, l’altra metà per investimenti che creino occupazione.

  • Promozione dei finanziamenti regionali attraverso le forme di prestito sociale e microcredito.

La Regione Toscana ha previsto per il biennio 2013-2015 interventi attraverso il prestito sociale (quasi 5 milioni di euro affidati a soggetti terzi selezionati con bando pubblico che erogano il prestito a cittadini in particolari difficoltà economiche).

Inoltre, con la Legge Regionale n. 45/2013 la Regione prevede altre forme di sostegno, tra le quali una forma di microcredito specifico per lavoratori (spesa massima di euro 5.000.000,00 per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015) che da più di due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di ammortizzatori sociali. Con la recente Legge regionale 56/2014, al fine di facilitare l’accesso al microcredito a lavoratori e famiglie in difficoltà, si è introdotto, tra i soggetti beneficiari, anche alcune fattispecie di titolari di partita Iva che si trovano in una condizione di effettivo stato di subordinazione.Ciò che si rileva sul fronte cittadino è sicuramente una scarsa visibilità dei finanziamenti, sia da parte dell’A.C che delle OO.SS (sul sito del Comune è prevista una pagina all’interno dell’area Sociale e associazionismo che tratta tutti i contributi ex L. 45/2013 ad eccezione del microcredito).

Sarebbe interessante chiedere dati specifici rispetto alla realtà di Livorno: quante domande siano state presentate sia per il Prestito Sociale che per il microcredito (risulterebbe un numero molto basso di richieste, soprattutto in relazione alla situazione di grave crisi in cui si trova l’area livornese).

Chiedere quali mezzi sono stati utilizzati per dar pubblicità ai finanziamenti e proporre eventualmente la creazione di uno sportello ad hoc che unisca tutte le tematiche di sostegno per i lavoratori in difficoltà (dagli ammortizzatori sociali, alla sospensione dei muti, alle agevolazioni da poter chiedere, ai finanziamenti, etc.).

Queste proposte, dopo essere state presentate in apposita conferenza stampa, verranno rilanciate anche in Consiglio Comunale attraverso il nostro Gruppo Consiliare. Ovviamente siamo disposti a collaborare affinchè il destinatario principale di questo documento, l’Amministrazione Comunale, si attivi per iniziare un percorso di sostenibilità e fattibilità.

Gruppo Lavoro #BuongiornoLivorno

Foto: Marco Filippelli