Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti


Ancora un naufragio, più di 700 morti nel Canale di Sicilia.

Neppure il più grande naufragio delle recenti migrazioni nel Mediterraneo segnerà un inversione di rotta delle politiche europee sull’immigrazione, nessuna soluzione strutturale verrà trovata, perché, diciamo la verità: di questi morti non importa niente a nessuno.

Si continuano a cercare capri espiatori: i trafficanti, gli scafisti, l’instabilità della Libia e tanti altri motivi ancora.
Chissà, forse sarà prediposto un dispositivo emergenziale, di inutile e brevissima portata.

Si continuerà a pensare di poter contrapporre dispositivi normativi alla volontà di salvarsi la vita o, più semplicemente, di provare a cambiarla in meglio.
Si continuerà a pensare a come “contrastare un’emergenza”, invece di cambiare visione e pensare a come accogliere un fenomeno storico e presente che dovrebbe coinvolgere l’intera umanità.
Si proverà, ancora una volta, a distinguere tra gli immigrati buoni, quelli che richiedeno asilo politico, e tutti gli altri da rispedire indietro – anche con le cattive maniere – non potendo neanche più sfruttarli per un lavoro che non esiste più.

Si cercheranno soluzioni ipocrite ed apparenti per gestire – soprattutto mediaticamente – queste “accidendalità” e non soluzioni politiche per prendere atto della realtà.
Si continueranno a fare leggi inutili e criminalizzanti.
Non funzionerà, come non ha mai funzionato.

La verità è che di queste morti importa poco o niente, non sono una priorità, fanno ormai parte del panorama e la colpa è sempre da ricercare altrove.

Il Direttivo di #BuongiornoLivorno

 

 

Immagine di Sara Prestianni / noborder network[CC BY 2.0], via Wikimedia Commons