Le bandiere hanno una funzione speciale, rappresentano l’essenza della comunicazione, veloce e istantanea. Sono una vera e propria lingua internazionale che viene compresa da tutti con un solo sguardo. Le bandiere sono appartenenza e identità. Si usano per identificare le nazioni e le città, si sventolano con orgoglio per le proprie squadre sportive, nel codice marittimo sono usate per la segnalazione, ci sono quelle che simboleggiano obiettivi specifici come le bandiere Blu relative alla gestione sostenibile del territorio. E poi ci sono quelle dell’appartenenza politica, che rappresentano dei segnalibri fra le pagine della storia, come quella del Partito Comunista d’Italia del 1921, che fu issata al Teatro San Marco di Livorno subito dopo la scissione dal Partito Socialista.
Il grande Giorgio Gaber diceva “L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme, non è il conforto di un normale voler bene, l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé.” e sulle note di questa canzone mi domando quale appartenenza sentono a quella bandiera gli esponenti di oggi del Partito Democratico livornese. E ancor di più mi domando quanto sarebbero fieri quelli che per quella bandiera hanno davvero lottato, nel vederla utilizzata in campagna elettorale come baluardo di un partito che di sinistra non ha più niente.
Lisa Oliviero Direttivo #BuongiornoLivorno