ASA E ACQUA PUBBLICA: A QUANDO L’INVERSIONE DI MARCIA?


Ancora un volta la giunta 5 Stelle si comporta e rilascia dichiarazioni come se fosse ancora il PD a governare la città.

Dopo i proclami e gli slogan utilizzati in campagna elettorale, ecco che, di nuovo, domina la paura del cambiamento, o la non volontà di perseguire logiche e azioni di discontinuità rispetto al passato.
La forma di azionariato popolare suggerita da Nogarin cavalca in sostanza quella della privatizzazione, mantenendo il modello delle Spa e quindi la centralità del profitto. Non a caso una proposta simile era stata avanzata anche dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
L’acqua è un bene comune fondamentale e deve essere gestita pubblicamente, coerentemente con la volontà popolare emersa dai referendum nel 2011, e malgrado il PD toscano, in prima linea contro la volontà popolare. La battaglia per l’acqua pubblica è una battaglia importante, anche culturale, condotta in tutto il mondo da milioni di cittadini che difendono il diritto al futuro. Quello dell’acqua rischia infatti di diventare un mercato ‘a domanda rigida’, con garanzia permanente di profitto, che potrebbe sempre più emarginare uomini e popoli. La proposta del Sindaco livornese, poi, anche dal punto di vista strettamente aziendale, risulta davvero poco convincente. Nogarin parla di azionariato con quote da 1 euro. Ma, ovviamente, con 700.000 Euro, tanti sono gli utenti Asa + Gaia, si andrebbe poco lontani. La cifra non sarebbe affatto sufficiente per acquistare la quota societaria in mano ad Iren, né tantomeno per investire sulla rete idrica, che ha tanto bisogno di interventi, sia per evitare la copiosa perdita di acqua lungo il percorso (il 30%!), che per procedere con la bonifica dall’amianto.

A proposito di questo, sorprende il realismo che caratterizza i 5 Stelle livornesi: la “chiusura” per motivi di natura economica rispetto alla necessità di bonificare la rete complessiva delle tubature, particolarmente vetusta e insalubre per la presenza diffusa di amianto, è sconcertante perché viene meno uno dei presunti capisaldo della politica del movimento di Beppe Grillo in generale, cioè la centralità e la supremazia della salute su tutto il resto. Ma in fin dei conti anche questo è in perfetta continuità rispetto a quanto ha sempre detto e sostenuto l’ancora attuale Presidente ASA, Fabio Del Nista (uomo di fiducia del PD locale).
Infine ribadiamo l’assoluta contrarietà al distacco dell’acqua, a prescindere dalle motivazioni e dai giorni in cui si decide di lasciare gli utenti senza un servizio essenziale e vitale.

Il direttivo di Buongiorno Livorno