Buongiorno Livorno si schiera, sempre, dalla parte della solidarietà e lo fa con tutti quegli attivisti che lottano quotidianamente contro ingiustizie e soprusi e che cercano di rendere la nostra città un luogo di incontro e non di scontro.
Stiamo dalla parte del LABORATORIO SKA e di Luigi.
E vi raccontiamo perché.
C’è una famiglia sfrattata che cerca una casa. Un padre, una madre e quattro figli hanno dormito anche in un furgone davanti al Municipio in attesa di una risposta mai arrivata.
C’è una casa ERP che è in fase di assegnazione, in Via Ademollo 10 e alla famiglia, che è disperata (ma forse disperata non rende l’idea di una condizione prostrata e senza futuro) non rimane che l’occupazione, consapevoli del rischio. Nonostante la cosiddetta illegalità dell’entrare in uno spazio che ‘non è il tuo, che non ti è stato assegnato’, la famiglia non è sola: gente del quartiere e del LABORATORIO SKA si adopera per aiutare e seguire la vicenda cercando di sostenere in tutti i modi un nucleo familiare in enorme emergenza.
Un’azione di solidarietà e di umanità.
Nella mattinata dell’8 maggio 2012, dopo 20 giorni di occupazione cade come una scure, sulla testa della famiglia, l’ordine di sgombero messo in atto dai vigili urbani.
Un’azione massiccia che bloccò la strada, un’operazione di violenza ingiustificata ma, si sa, gli ordini sono ordini e vanno eseguiti alla cieca, perché gli esseri umani che ci stanno nel mezzo non devono essere visti, non esistono.
Possiamo continuare ad accettare che problemi di natura sociale come quello delle famiglie sfrattate debbano essere risolti attraverso la violenza delle forze dell’ordine?
È possibile che ancora in questa città le morosità incolpevoli non vengano comprese nella loro complessità ma cancellate con una solo colpo di spugna da parte di chi dovrebbe, invece, tutelare, mediare, rassicurare?
Come si può accettare che il ‘là non ci puoi stare’ diventi la leva per un’azione che ti ributta in mezzo ad una strada insieme ai tuoi bagagli e ai tuoi figli?
E come si può accettare che un cittadino, in questo caso Luigi Bardi del Laboratorio SKA, si ritrovi denunciato per ‘resistenza’ a pubblico ufficiale solo perché si è sentito in dovere morale di venire in aiuto ad una famiglia colta nel pieno della sua fragilità?
Da quel 2012 ad oggi l’azione dei movimenti per la salvaguardia e la tutela dei diritti di tutti e tutte, ed in special modo delle persone più deboli e disagiate, non si è mai fermata ed ha ottenuto molti risultati concreti, forse più di qualunque amministrazione, ed è stato fatto senza avere paura delle ripercussioni, ma con coraggio e a viso aperto.
E Buongiorno Livorno continuerà così, insieme e al fianco, con la convinzione che finché la nostra città avrà in sé questi movimenti vivaci e autodeterminati e questi cittadini, che appieno si assumono il ruolo di responsabilità civile, abbiamo una grande forza di resistenza tra le mani: quella che porta al benessere per tutti e tutte.
BL è con Luigi!