No alla proposta PD su Iren


La proposta del PD livornese – vendere quote di Aamps alla Iren Spa, socio privato di Asa, privatizzando così, di fatto, l’azienda pubblica livornese – appare irricevibile e per certi versi grottesca.

Innanzitutto non si capisce perché mai la società di Parma dovrebbe ritenere utile investire in Aamps nella situazione drammatica in cui questa si trova; è impossibile non subodorare in questa operazione un forte interesse per l’inceneritore del Picchianti e per il suo eventuale e sciagurato potenziamento, che peraltro gli strumenti di pianificazione consentirebbero.

Tale iniziativa, inoltre, appare palesemente illegittima, perché l’acquisto di quote di Aamps dovrebbe essere contestuale all’affidamento del servizio di gestione rifiuti alla rinnovata Aamps – società mista pubblico/privato – mediante gara pubblica cosiddetta “a doppio oggetto”, ovvero all’affidamento di specifici compiti operativi al socio industriale e all’acquisto delle quote.

A parte il fatto che ci troveremmo contrari a questa ipotesi, che speriamo non esponga al rischio di turbativa d’asta chi l’ha avanzata (Iren è in gara per il gestore unico?), essa ci sembra palesemente in contrasto con le normative regionali e nazionali che non prevedono tale possibilità, avendo affidato, volenti o nolenti, tale compito all’ente d’ambito, e quindi esponendo il Comune all’ennesimo ricorso (perdente).

Siamo d’accordo nel cercare soluzioni, anche difficili e complesse, alla situazione che si è venuta a creare, ma è opportuno ricercare, in primis e fino all’ultimo, soluzioni “pubbliche”. Siamo invece fermamente e decisamente contrari al pensare di svendere la società al primo privato che passa, senza un piano industriale serio che si proponga di sviluppare davvero politiche attive verso “Rifiuti Zero” (non parliamo solo del porta a porta).

Insomma, no all’ennesimo salto nel buio.

Direttivo e Gruppo Consiliare di BuongiornoLivorno