Alcuni chiarimenti sulla lettera dell’Unione Inquilini


Alla luce del documento di Unione Inquilini inviato alla stampa e firmato da Daria Faggi e Paolo Gangemi riteniamo doveroso fare alcuni chiarimenti sulle questioni cruciali sollevate.
 
Primo fra tutti l’accusa di aver avallato tagli “da macelleria sociale”, accusa che rivela quanto meno un fraintendimento delle posizioni da noi assunte in Consiglio Comunale: sarà bene ricordare che su questo tema la Giunta ha confezionato una manovra di assestamento di bilancio che prevedeva tagli per circa 8 milioni, manovra sulla quale la maggioranza, Sindaco compreso, ha votato a favore.
Dire lo stesso di Buongiorno Livorno, che ha premuto risolutamente il tasto NO, è semplicemente impossibile.
Quanto all’atto proposto dal consigliere Cannito (non dal Pd) e da noi sottoscritto, era diretto a scongiurare l’ipotesi del concordato che (come già scritto nel nostro documento del 28 novembre, consultabile all’indirizzo https://www.buongiornolivorno.it/bl/2014-07-01-08-04-28/dir/documenti/417-aamps-il-buio-di-ieri-e-quello-di-oggi.html) è un salto nel buio. Quell’atto metteva nero su bianco come, ad eccezione dei 3,2 milioni già accantonati nel 2015 per una prima iniezione di liquidità, il resto delle risorse dovesse essere reperito in altro modo e accompagnato da decisi interventi di razionalizzazione e da politiche di aggressione del credito. Il costo della manovra non sarebbe certo stato superiore a quello che il concordato (ammesso che la richiesta venga accolta dal giudice) comporterà in ogni caso per le casse del Comune.

Siamo insomma molto lontani da quanto ci viene attribuito e riteniamo insensato imputare all’opposizione di sinistra (che ha sollecitato per mesi risposte sulla questione AAmps) l’esito dell’inconcludente attendismo che ha caratterizzato questi 18 mesi di governo a 5 stelle. Pare tuttavia che la disponibilità a trovare alibi a Nogarin e ai suoi sia maggiore di quella a comprendere le ragioni delle posizioni di Buongiorno Livorno che pure, come Faggi e Gangemi ricordano, si è contribuito a far eleggere in Consiglio Comunale: fin dal giorno in cui, in un’affollatissima assemblea, con ampia maggioranza Buongiorno Livorno decise di orientare il proprio voto a favore del M5S nel ballottaggio dell’8 giugno 2014 (a patto che Nogarin prendesse ogni distanza dalle destre) e rivendicando la più netta piena autonomia politica rispetto ai 5 stelle.
Con quella decisione abbiamo scelto di fare opposizione a chi aveva malgovernato da anni e fino a quel momento Livorno, non certo di appoggiare chi si è poi insediato in Comune. Coerentemente con quella scelta ci siamo seduti ai banchi dell’opposizione: e lì continueremo a rimanere compatti, non accettando, come già dichiarato, alcun incarico di governo della città, esercitando il nostro diritto e dovere di critica e mantenendo così la giusta distanza tra le parti.
Non saremo noi a far cadere questa Giunta né a fare alcunché per evitarlo. Giudicheremo la sua azione di governo, e le scelte che ci verranno sottoposte, in modo razionale, nel rispetto di quei valori e di quelle linee programmatiche per cui siamo stati eletti. Se saranno davvero condivisi e se si tradurranno in atti amministrativi non saremo noi a far mancare il nostro appoggio al momento del voto; se non lo saranno, la Giunta avrà in noi dei solidi avversari.
Le priorità di Livorno non sono cambiate rispetto alle tre parole d’ordine della nostra campagna elettorale: salute, lavoro, futuro. Livorno ha urgente bisogno di risposte sul fronte della lotta all’inquinamento – cui siamo chiamati, tutti!, a dare il nostro contributo, tanto più viste le notizie delle ultime ore – nonché su quello della difesa della scuola pubblica e della pubblica sanità, delle politiche economiche e occupazionali e di una radicale revisione della spesa sociale sulla base dei reali bisogni del territorio, in una prospettiva universalistica che tenda a produrre inclusione e crescita. Su questi temi siamo pronti ad un confronto aperto con le associazioni e con i movimenti, tanto che le nostre assemblee sono e rimangono aperte alla cittadinanza. Livorno ha bisogno di proposte concrete, saranno queste il cambio di passo.

Il Direttivo di #BuongiornoLivorno