Un salto nel buio, atto secondo


L’ostinazione dell’Amministrazione sulla via del concordato, che evidentemente non ammette folgorazioni, sta radendo al suolo la struttura della società: impauriti e sfiduciati i lavoratori, ostile l’indotto, decapitati i vertici, contestato il Collegio dei Revisori, spaccato a metà il Consiglio Comunale. Il tutto per sostenere una decisione che, non avendo ricevuto l’avallo e le garanzie del caso da parte degli uffici tecnici del Comune, ogni giorno che passa sempre più si conferma una decisione politica e un salto nel buio. Un salto nel buio impossibile da pesare sulla bilancia dei costi per la collettività e che prevede esborsi per spese “legali” non inferiori alla ricapitalizzazione soft accompagnata da radicali misure di efficientemento, piani di sviluppo industriale e valutazione delle reali opportunità e fonti del loro finanziamento a cui anche noi abbiamo dato il nostro appoggio in aula.
Anche l’atto di revoca del CdA fa carta straccia di precedenti deliberazioni del CC in materia di governance delle società pubbliche senza offrire a supporto della decisione le necessarie motivazioni tecniche, esponendo il Comune al rischio di azioni legali che potrebbero configurare un danno erariale. La situazione sembra ogni giorno di più fuori controllo, per quanti sforzi il Sindaco e Lemmetti facciano di ammantarla di nobili intenti rivoluzionari. In questo quadro di opacità, mal si coglie quale sia il senso con cui il M5S perora la causa della gestione e del controllo pubblici dei servizi essenziali.

Gruppo consiliare BuongiornoLivorno