L’acqua deve rimanere pubblica


‪#‎BuongiornoLivorno‬ parteciperà e invita tutti e tutte a partecipare all’Assemblea Pubblica Provinciale promossa dal Comitato Livornese Acqua Pubblica che si terrà oggi, 7 giugno, alle ore 17.00 presso il Circolo Divo Demi.

Siamo convinti della necessità di una forte richiesta del rispetto della volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini che, nel 2011, andarono a votare al referendum per chiedere di riportare la gestione dell’acqua in mano pubblica.

Tale principio da anni viene ribadito e perseguito con forza dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, in continua lotta, non solo per garantire l’attuazione del passaggio del servizio idrico in mano pubblica, ma anche contro i tentativi di ulteriore privatizzazione del bene comune.

Come quello attuato dal Partito Democratico e dal Governo che, tramite gli emendamenti approvati sul testo della legge di iniziativa popolare sull’acqua pubblica presentata dai movimenti nove anni fa – dopo aver raccolto oltre 400.000 firme e vinto un referendum – hanno stravolto la volontà popolare.

Per la concretizzazione del principio che #‎Buongiorno‬Livorno fa proprio, acqua come bene comune, crediamo sia fondamentale che la proposta di gestione totalmente pubblica sia accompagnata dalla presentazione di piani industriali che evidenzino progetti, investimenti, ricerca e sviluppo, percorsi culturali ed educativi che coinvolgano l’intera città di Livorno.

Siamo convinti, infatti, che la gestione pubblica sia l’unica in grado di tutelare il patrimonio idrico, ma che possa concretizzare tale tutela solo sviluppando modalità di gestione innovative e strumenti di controllo nei confronti del gestore idrico che generino un processo virtuoso, assicurando ai cittadini un servizio che si riveli migliore da tutti i punti di vista rispetto a quello garantito dai privati che, ovviamente, hanno quale primario obiettivo l’utile da distribuire ai propri azionisti.

Crediamo che questo possa realizzarsi se chi governa la città assumerà la responsabilità di far investire in ricerca e sviluppo (ad esempio andando a individuare tecnologie per recuperare le acque reflue, riutilizzandole per l’irrigazione o i settori industriali e sviluppando acquedotti duali, o semplicemente per garantire una migliore qualità dell’acqua); se si avrà la lungimiranza di sviluppare una nuova cultura nei cittadini di risparmio della ricchezza idrica (con piani educativi scolastici e non solo, e anche tramite l’applicazione di sanzioni contro coloro che l’acqua la sprecano o utilizzano in modo errato); se pretenderemo di veder garantito da parte dei gestori del servizio una manutenzione capillare della rete, con l’obiettivo di ridurre a zero le perdite idriche; se sarà garantita alla cittadinanza l’accesso diretto ai dati sulla qualità dell’acqua erogata; se si prevederà l’istituzione di percorsi partecipativi, aperti alla cittadinanza, per una gestione quale strumento di democrazia diretta e partecipativa, nel quadro di una gestione ecologica e sociale dei servizi idrici stessi.

I risultati economici, pur fondamentali per la garanzia del servizio, dovranno solo essere una conseguenza di una gestione sana, innovativa e trasparente, che si basi su una cultura del rispetto dell’acqua in quanto bene comune.

La tariffa, che adesso prevede anche la remunerazione del capitale investito dal gestore privato, dovrà avere lo scopo di remunerare gli investimenti che si inseriscano in progetti di miglioramento continuo del servizio, decisi con e per i cittadini.

Per noi l’acqua non deve essere una merce. Per noi l’acqua è un diritto!

Direttivo #BuongiornoLivorno