Piero Calamandrei nel suo trattato “Maggioranza e Opposizione” del 1948 scriveva: “Per far funzionare un parlamento, bisogna essere in due, una maggioranza e una opposizione. La maggioranza, affinché il parlamento funzioni a dovere, bisogna che sia una libera intesa di uomini pensanti, tenuti insieme da ragionate convinzioni, non solo tolleranti, ma desiderosi della discussione e pronti a rifare alla fine di ogni giorno il loro esame di coscienza, per verificare se le ragioni sulle quali fino a ieri si son trovati d’accordo continuino a resistere di fronte alle confutazioni degli oppositori.”
Bisogna essere in due.
L’opposizione ha l’obbligo morale di portare nel dibattimento la propria visione per tentare di spostare le convinzioni della maggioranza verso la propria linea di pensiero.
Concetti semplici, anche se non di facile applicazione. #BuongiornoLivorno fa opposizione in questo modo. Gli altri, come un unico blocco monolitico da Forza Italia al PD, passando da Futuro!, preferiscono l’assenza.
Pensavamo che si sarebbero giustificati con l’impossibilità della partecipazione, invece dichiarano di aver disertato come scelta politica, attaccando addirittura il nostro capogruppo Marco Bruciati, e alimentando, senza originalità e creatività, la leggenda dell’ingresso in giunta da parte di #BuongiornoLivorno, cosa mai avvenuta e senza fondamento concreto.
Curioso che sia la capogruppo di Forza Italia, Elisa Amato, a suggerire a Bruciati di sedersi fra i banchi della maggioranza, visto che pochi mesi fa si lamentava della scarsa attenzione da parte del Sindaco e del fatto che fossero venute meno certe promesse proprio in tal senso.
Fa sorridere lo strabismo di certi personaggi, che dimostrano quotidianamente quanto la centralità e la sacralità delle Istituzioni siano un optional: quando fa comodo, si va tutti in Prefettura a reclamare la mancata osservazione dei principi basilari, per poi non partecipare ad una Commissione Consiliare – spazio e e luogo deputato a svolgere la democrazia e la partecipazione in senso istituzionale – perché si ritiene a priori che sia inutile.
Sarebbe interessante chiedere agli elettori di Caruso – che sembra interessarsi di quelli di #BuongiornoLivorno – cosa pensano di certe scelte, che confermano solo l’abitudine di considerare le sale consiliari come spazi propri. A Caruso sfugge, peraltro, la critica del nostro capogruppo, rivolta non a chi è andato alla Festa dell’Unità, ma a chi ha disertato la commissione.
Non è altrettanto curioso che gli ex consiglieri di #BuongiornoLivorno (ora con Valiani nel Gruppo Misto), usciti dal movimento perché convinti di dare maggiore attenzione al rispetto delle istituzioni, portino avanti ora strategie di assenze strumentali?
La risposta è facilmente intuibile, per chi nelle istituzioni ci crede davvero e non le usa solo quando fa comodo.
Forse la nostra Costituzione è a rischio anche per questo uso strumentale dei principi della democrazia e della partecipazione che la caratterizzano.
Direttivo #BuongiornoLivorno