18/11/2013 – 18/11/2016: Livorno può essere salvata… ancora!


A tre anni dalla storica serata al Cinema Kino-Dessé riproponiamo l’Appello con cui tutto ebbe inizio.


Livorno può essere salvata

La nostra città ad un primo sguardo sembra spacciata, destinata al fallimento. Tutti gli indicatori macroeconomici e sociali sono in picchiata: Pil cittadino, ricchezza pro capite, tasso di invecchiamento, scolarizzazione, investimento dei capitali, disoccupazione, sfratti, precariato, innovazione tecnologica. Livorno fa anche parte della seconda provincia più inquinata d’Italia, anche se ben lontana da quella di Taranto che è la prima in classifica. Indice di uno sviluppo, e di un successivo declino industriale caratterizzati da un irrazionale consumo di suolo e di ambiente. La vita politica cittadina è paludosa ed inconcludente: prevalgono le ricerche spasmodiche di posizioni di favore, il dibattito è regredito a pettegolezzo, polemica sul nulla, rancore. E, sopratutto, è tremendamente arretrata: ci sono protagonisti della vita cittadina che sembrano provenire da altre epoche, da dieci, venti, addirittura trent’anni fa. Livorno non ha più un modello di sviluppo ma solo qualche area di eccellenza assieme a vaste macerie del modello precedente. Livorno non solo non può più contare su una reale maggioranza al governo ma neanche su un sistema politico, dato che quello odierno è anacronistico. La nostra città ha inoltre interrato i pozzi dell’economia del XXI secolo: quelli della conoscenza. Infatti Livorno è la città che, al netto della propaganda, ha visto una ragazza con progetti brillanti essere respinta dalle istituzioni e, con gli stessi progetti, essere assunta dalla Nasa. Basta davvero! C’è bisogno di un ripensamento profondo che apra una stagione di ristrutturazione di economia, istituzioni e sapere sul territorio. Per garantire diritti e opportunità, e un futuro reale al nostro territorio, non ci possiamo affidare a vecchi schemi ed appiattirci sui modelli politici che ci hanno condotto a questa situazione ormai insostenibile, così come non ci si può basare sull’agenda politica ufficiale finora proposta: insufficiente, arretrata, disinformata. Le forze per salvare Livorno ci sono. Nelle intercapedini della città ufficiale, dentro e fuori dai partiti, dietro ciò che finora è apparso delle istituzioni, è cresciuta una Livorno in grado di raccogliere le nuove sfide imposte dalla crisi. Saperi, competenze, coraggio, tenacia, lavoro a rete, senso dell’innovazione. Tutto quello che manca alla politica ufficiale livornese oggi. Tutto quello che manca al partito di maggioranza relativa che non appare in condizioni, anche oltre le proprie stesse intenzioni, di recuperare in tempi utili per il bene di tutti. Tutto quello che ci vuole per un cambiamento radicale, profondo, incisivo non solo in termini di maggioranza politica ma anche di modello economico, culturale, tecnologico, istituzionale nella nostra città. Per questo partecipo al forum #BuongiornoLivorno, aperto a tutti e a tutte, libero, senza steccati, senza esclusioni, senza preconcetti, pregiudizi, rancori, ed aderisco a questo appello per costruire un percorso di socializzazione dei contenuti, delle proposte, dei progetti che potranno costituire la base per una discussione collettiva che si ponga l’obiettivo di elaborare e praticare le soluzioni condivise. Perché finalmente si possa dare il buongiorno a Livorno, perché Livorno può, deve e vuole essere aiutata dai suoi cittadini e dalle sue cittadine. (Livorno, Ottobre 2013)