Venerdi 3 febbraio scorrendo la costa da Antignano al Cantiere sotto una pioggierellina fitta soffiava lo scirocco e mentre si consumava la consueta vita cittadina in mare c’erano molti velisti, circa quaranta. Un numero davvero elevato.
Nel silenzio spezzato solo da un onda secca si vedevano queste imbarcazioni, derive e windsurf, fare dei lati di navigazione nelle varie andature e si notava anche il lavoro dei preparatori a bordo dei loro gommoni.
Un bellissimo quadro che ci da la misura di quanto la vita cittadina si leghi con il mare. La vela è uno di questi modi.
Si torna a parlare di Settimana Velica con un riavvicinamento dell’Accademia Navale dopo l’anno sabbatico presosi nel 2016 dove effettivamente tutti si è riflettuto cosa fosse divenuto il TAN, anche noi come partito politico locale.
Da praticanti della vela il TAN è stato per decenni l’importante trofeo velico di Livorno ma per i non praticanti era forse solo un mercatino anche con dei prodotti tecnici interessanti insinuato in un posto inusuale, laddove di solito si portano i bimbi a vedere le navi ma pur sempre un mercatino come ce ne sono molti altri. Il villaggio commerciale era il Tuttovela lontano dalle attività sportive praticate, non aveva un legame con esse se non in rari momenti dovuti alle premiazioni delle varie classi. Questo probabilmente l’aspetto da migliorare quindi riproponendolo sempre come appuntamento commerciale ma con maggiore spazio ad iniziative tematiche di intrattenimento e di spiegazione dell’andare a vela al pubblico profano che riescano a caratterizzarlo maggiormente e legarlo al suo messaggio principale ossia la promozione della vela. Inoltre pensare alla realizzazione di un servizio di accompagnamento per vedere la regata direttamente sul campo, magari utilizzando le imbarcazioni del giro dei Fossi o altre adatte al caso e magari con un esperto a bordo che possa dare spiegazione di cosa viene fatto dagli atleti.
Dobbiamo considerare positivamente lo sforzo che i circoli velici faranno insieme per l’edizione 2017 specialmente sostenendo la regata nazionale di Optimist che vedrà tantissimi piccoli velisti, e dobbiamo almeno chiedere sia alle istituzioni che alla FIV di curare l’aspetto culturale di questo particolare sport che si pratica davanti alla città anche nei giorni insidiosi e freddi, ma che troppo spesso non si lega abbastanza con la cittadinanza. Quei quaranta in acqua ci dicono che Livorno è una città velica e si deve far in modo da valorizzare questa caratteristica come da tanti anni L’Accademia Navale ha avuto la sensibilità di fare.
Tavolo Sport #BuongiornoLivorno