Pubblichiamo volentieri la testimonianza di una nostra associata, direttamente dal quotidiano di chi lotta contro lo scoraggiamento e le insicurezze di una vita senza lavoro, e si difende dalle truffe e dai ricatti di chi si approfitta di questa grave situazione.
Secondo primo maggio da Persona Senza Lavoro.
Non consecutivi, ma insomma, mi paiono tanti.
Voglio dedicare, con trasporto autentico, i miei pensieri, oggi, a chi non ha un lavoro.
Il pensiero dominante pare persino banale: non si lascia una persona senza lavoro, è criminale quanto un omicidio.
L’uccisione avviene piano piano, sotto torchio, con mille gocce gelide e inesorabili di indifferenza. La P.S.L. è strangolata da micidiali ossessioni (una fra tutte i soldi), strappata dall’ultima occasione persa. La sua vita viene calcolata, misurata e sommata, classificata dai giornali, dai media tutti, truffata da migliaia di siti, frustrata nel sentirsi, anzi nell’esser invisibili al mondo.
Sto facendo molti tentativi per soffrire meno possibile.
Per esempio trovo confortante non esser consumatrice: no budget, target, object, addicted, market!
Sicuramente ho chiaro di cosa ha bisogno una P.S.L.:
1) Socialmente. Quando una persona, non importa il grado di confidenza che avete, vi dice non ho un lavoro, mostrate empatia, dite “mi dispiace” e “cosa posso fare per te”. E poi fatelo. E poi continuate a pensare a questa persona, pregando chi vi pare, anche la Madonna di Montenero, affinché lo trovi. E poi ripensateci, se proprio proprio non potete far ancora qualcosina.
2) Risorse umane. Azienda, impara a selezionare il tuo personale. Usa la psicologia, metti a fuoco ciò che realmente ti serve, sii lungimirante, sii rispettosa della vita altrui, comunica con annunci studiati e studia i contratti e fa che siano giusti per te e per il tuo dipendente o collaboratore, lavora con sincerità con le agenzie interinali, sii onesta si può dire?
3) Psicologia. Una P.S.L. ha bisogno di sostegno concreto. Psicologi per acquisire strumenti, adatti alla propria personalità, per affrontare un periodo destabilizzante; professionisti seri e motivati capaci di insegnargli a valutare le proprie competenze e a “piazzarle”nella giungla disgustosa che é ora mercato del lavoro; luoghi e gruppi di auto aiuto….tutto ciò con continuità esatta.
4) Istituzione. Va be’. Che siano smantellati domani i centri d’impiego, spreco insopportabile.
Rafforzare in modo esponenziale la vigilanza su web, agenzie, media riguardo gli annunci proposti.
Avere luoghi e date fisse di incontri su tutti i temi sensibili, che sono, mi pare, molti.
Offrire abbonamento mezzi pubblici e internet.
Redditi minimi, anche minimissimi su cui contare.
5) Le parole sono importanti: vorrei fosse abolita la parola disoccupato, per sostituirla con Persona Senza Lavoro. Vorrei ci fosse molto più interesse per le Persone Senza Lavoro.
Persone senza lavoro, vi abbraccio tutte a me.
Paola Di Dato