Berlino, 29 giugno 2017, sgombero di Friedel 54. Un altro capitolo della gentrificazione.


Sgomberi e gentrificazione a Berlino. Un fenomeno dilagante laddove il turismo copre una buona parte dell’attività economica cittadina. Ancora lontano dal nostro dibattito nazionale, ma in un paese a vocazione turistica non possiamo procedere senza strategie precise che difendano gli abitanti, perché a nessuno piacciono le città trasformate in Disneyland.


Sgombero di Friedel 54. Un altro capitolo della gentrificazione.

di Philippe Debionne

29 giugno 2017

(In http://www.berliner-zeitung.de/27884022)

Questa volta è successo a Nord-Neukölln: giovedì un grande dispiegamento della polizia ha sgomberato il locale alternativo di sinistra Friedel54. I poliziotti hanno portato via con la forza le circa 150 persone, che bloccavano la strada davanti all’edificio. I poliziotti hanno addirittura utilizzato le motoseghe per distruggere le barricate erette all’interno dell‘edificio.
Alcune persone sono rimaste ferite.

Questa la dinamica della giornata: i poliziotti sono entrati nella casa che accoglie il locale di quartiere nella Friedelstr. 54 passando dalla casa accanto, attraverso il cortile, e rischiando la vita. Una maniglia della porta era stata elettrificata, ha riferito la polizia via Twitter. Infine l‘ufficiale giudiziario è riuscito a consegnare l‘atto ufficiale dello sgombero che dichiarava: i vecchi inquilini devono uscire, immediatamente.

Proprietario dell’immobile è la Pinehill s.r.l., una società di comodo con sede in Lussemburgo.
“Dove vengono pagati prezzi altissimi per gli immobili, si viene a creare un‘ enorme pressione di valorizzazione e dislocamento” afferma lo specialista di sociologia urbana Andrej Holm, ed è proprio qui, nel quartiere Reuter di Neukölln, con i suoi bistrò chic, le gallerie d‘arte e i bar carini, che molti vogliono abitare.

Per primi sono stati gli studenti a scoprire il fascino della parte nord di Neukölln, e a ruota sono arrivati, come sempre, gli investitori. Non succede solo a Neukölln ma in tutto il territorio centrale della città, dove si può osservare il fenomeno della gentrificazione. I vecchi inquilini vengono cacciati e gli appartamenti restaurati e rinnovati in modo chic e poi rivenduti a caro prezzo.

Gli investitori immobiliari non puntano più gli occhi soltanto ai grandi complessi abitativi ma anche i vecchi edifici del centro vengono visti come lucrativi beni d‘investimento.

L‘assai discussa società immobiliare Deutsche Wohnen ha appena comprato un vecchio edificio nella Danziger Str. (nel quartiere Prenzlauer Berg) per 6,2 milioni di euro. I vecchi inquilini avevano invece lottato affinché un consorzio edile lo prendesse in consegna.

Il Municipio del quartiere di Pankow avrebbe fatto uso del diritto di prelazione, fallito per mancanza di soldi. Anche i locali del Friedel54 si trovano in una zona di area protetta dal piano comunale. Ma Neukölln non vuole rischiare di giocare la carta del diritto di prelazione. Altrove invece investitori danesi invece hanno già acquistato, e imprese che hanno la loro sede a Cipro investono nei vecchi edifici del centro berlinese.

“Per gli inquilini berlinesi sta diventando sempre più un problema esistenziale” afferma Katrin Schmidberger, portavoce della politica abitativa dei Verdi. “La mescolanza dei berlinesi si sta dissolvendo.“ I berlinesi devono porsi la domanda, se vogliono prendere la strada presa da città come Parigi e Londra dove ormai nel centro della città si vedono in giro prevalentemente solo i turisti, invece di prendere esempio da città come Vienna o Zurigo, dove circa il 60% degli immobili sono case popolari e molto è organizzato in cooperative.

Il piccolo locale nella Friedelstr. a Neukölln, per lo sgombero del quale sono stati impiegati 500 poliziotti, rappresentava per i suoi sostenitori una vita alternativa al di fuori del consumo sfrenato. Per 13 anni vi sono stati organizzate conferenze, progetti artistici e manifestazioni politiche. Persone bisognose (meno abbienti) ricevevano qui bibite, vestiti e libri a libera offerta. Friedel54 era però anche un’associazione che non pagava l‘affitto per il proprio locale.

In precedenza c‘era già stata una causa legale. Il proprietario precedente, la Citec GmbH di Vienna, nel 2015 aveva revocato il contratto d‘affitto e poco dopo chiesto lo sfratto per via legale. Gira voce che il motivo dello sfratto era di fatto la collaborazione fra locale e inquilini del palazzo, con l’obiettivo di opporsi ai provvedimenti di risanamento e di modernizzazione, che avrebbero alzato il prezzo dell’affitto; non sarebbe inoltre stato accettato un aumento per l‘affitto del locale.

Nell’ottobre del 2016 la società di comodo Pinehill s.r.l. ha comprato l‘edificio e, come il precedente proprietario, ha sporto denuncia per lo sgombero del locale. Portati a giudizio alla fine del 2016 i gestori del locale si erano impegnati a sloggiare il 1 aprile 2017 ma hanno poi ignorato poi l‘accordo, e sono stati sgomberati definitivamente. Giovedì notte circa alle ore 0:30 la polizia ha fatto irruzione nel locale.

“Lo sgombero del Friedel-54 è soprattutto il risultato della gentrificazione a Berlino” afferma il sociologo Holm. “Progetti alternativi, autogestiti e anticonvenzionali potevano trovare delle nicchie in cui esistere” perché a Berlino si è investito in immobili relativamente poco a lungo.

“Ma dove regnano le aspettative di rendita, i progetti non commerciali vengono a trovarsi in conflitto con proprietari e investitori” constata Holm.

Il locale di quartiere e i suoi sostenitori non avrebbero avuto alcuna alternativa di protesta. Il tempo in cui progetti non commerciali potevano semplicemente trasferirsi in un altro locale sfitto a basso prezzo, è passato.

La politica Schmidberger dei Verdi constata che spesso asili o servizi sociali, a causa dell’aumento degli affitti delle attività, vengono sempre più dislocati. Per quanto riguarda gli spazi abitativi, risulta evidente che i proprietari, attraverso la quota di modernizzazione, possono aumentare gli affitti in modo esponenziale, nonostante il freno del prezzo dell’affitto imposto (dal comune di Berlino).

Colpisce che, solo nell’ultimo anno, siano state presentate 380 domande di demolizione. Per la maggior parte si tratta di edifici del dopoguerra, al posto dei quali gli imprenditori immobiliari vogliono costruire nuovi palazzi. Il mercato immobiliare si trova sotto una forte pressione. A Neukölln si legge su uno striscione: “Non state troppo a lungo solo a guardare, perché oggi tocca Friedel, domani a te”.

Traduzione di Buenos Días Leghorn – staff di traduzioni di Buongiorno Livorno