Mozione di sfiducia nei confronti dell’assessora Montanelli


Nella giornata di stamani abbiamo depositato la nostra mozione di sfiducia nei confronti della neo-assessora al bilancio Valentina Montanelli. Un atto politico che non riguarda il piano personale (non dubitiamo della capacità e della professionalità della persona coinvolta) quanto la dimostrazione definitiva di quanto il movimento Cinque Stelle di Livorno, con il Sindaco Nogarin, non sia in grado di anteporre gli interessi di Livorno rispetto a quelli nazionali.

Le risposte date dal sindaco, che senza problemi afferma che la decisione è stata presa altrove, sono gravissime e necessitano di un confronto politico nelle sedi opportune. La mozione vuole stimolare questo dibattito e ristabilire l’ordine delle cose: prima viene Livorno, poi tutto il resto, non il contrario.

Gruppo Consiliare BuongiornoLivorno


OGGETTO: Mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore dott.ssa Valentina Montanelli

Visto l’art. 46 del D.Lgs 267/2000, che affida esclusivamente al Sindaco la potestà di nominare gli Assessori in base ad un rapporto fiduciario verso i prescelti, ai sensi del comma 2 e che, ai sensi del successivo comma 4, stabilisce che il Sindaco provvede alla loro revoca, dandone motivata comunicazione al Consiglio Comunale.

Visto l’art. 34 comma 4 dello Statuto del Comune di Livorno, che prevede che “I singoli Assessori possono essere revocati dal Sindaco che ne dà comunicazione motivata al Consiglio, accompagnando la revoca con la comunicazione della nuova nomina. Con la stessa procedura si provvede alla sostituzione dell’Assessore che abbia reso le proprie dimissioni al Sindaco. Esse, una volta presentate per iscritto al Sindaco, sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e diventano efficaci con la nomina del nuovo Assessore da effettuarsi in un termine non superiore ai venti giorni dalla presentazione delle dimissioni”.

Ritenuto che l’atto di nomina, pur rientrando nell’ampia discrezionalità del Sindaco, debba essere adeguatamente motivato, anche ai sensi dell’art. 3, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, sussistendo il dovere di giustificare l’esercizio del relativo potere che non deve essere certamente arbitrario, dovendo essere rivolto alla cura degli interessi della città.
Considerato che la motivazione corrisponde essenzialmente all’esigenza primaria di assicurare la trasparenza dell’operato dei pubblici poteri in quanto solo il corredo motivazionale, attraverso l’esplicazione dell’iter logico dell’autorità decidente, permette di accertare la correttezza dell’operato della P.A.

Preso atto che, ad oggi, il Sindaco ha fornito motivazioni esclusivamente a mezzo stampa, motivando la sostituzione dell’Assessore Lemmetti con la nomina della dott.ssa Valentina Montanelli con i motivi di seguito riportati: “Dopo un lungo confronto tra me e Virginia Raggi, è stato deciso il trasferimento immediato di Lemmetti a Roma dove ricoprirà l’incarico di assessore al Bilancio. È inutile negarlo, per la mia Giunta si tratta di una perdita importante insieme a Gianni in soli tre anni abbiamo compiuto qui un piccolo miracolo”

Preso atto che in relazione alla nomina dell’Assessora Montanelli il Sindaco ha motivato informalmente la scelta della dichiarando che: “Anche questa volta abbiamo deciso di puntare su un volto nuovo, una persona che nulla ha a che fare con i partiti tradizionali e nemmeno con la politica locale”.

Ritenuto che l’utilizzo delle dimissioni da parte dell’Assessore siano uno strumento atto a attenuare artificiosamente la responsabilità esclusiva del Sindaco: egli stesso ammette di aver deciso con la Sindaca di Roma Virginia Raggi il trasferimento dell’assessore Lemmetti.

Ritenuto che il Sindaco avrebbe dovuto nella fattispecie specifica almeno assumersi la responsabilità della scelta, revocando l’Assessore Lemmetti e dovendo poi motivare in Consiglio Comunale tale scelta.

Considerato che il Consiglio Comunale, in relazione alle proprie prerogative, come organo di controllo e indirizzo politico di cui all’art. 42 del TUEL (D.Lgs. 267/2000) può e deve procedere alla valutazione sull’operato del Sindaco, valutando, anche in questo caso, se la scelta di revoca (celata dalle dimissioni) si discosti o meno dall’interesse pubblico e dal buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione.

Ritenuto che le suddette dichiarazioni racchiudano una scelta politica che ancora una volta va in spregio all’autonomia locale livornese, scegliendo una professionista che niente ci fa temere non sia eccellente sul piano tecnico-contabile, ma, ancora una volta, scollegata dal territorio e dalla conoscenza della città e non in grado, a nostro avviso, di svolgere il fondamentale ruolo di indirizzo di politica economica che ormai da troppo tempo manca nelle Giunte che amministrano la città di Livorno.

Ritenuto che il Sindaco non abbia messo in atto alcun percorso di concertazione né con le forze politiche né con quelle sociali di Livorno, al fine di valutare l’opportunità della sostituzione di un assessore e neanche per individuare colui o colei avrebbe potuto ricoprire quel ruolo di ministro dell’economia di cui la città ha urgente bisogno.

Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale Marco Bruciati chiede che il Consiglio Comunale di Livorno impegni il Sindaco Filippo Nogarin affinché, per tutte le motivazioni sopra espresse, con provvedimento immediato al termine della votazione del presente atto, provveda:

1) a ritirare tutte le deleghe affidate dal medesimo alla dott.ssa Valentina Montanelli, rimuovendo la stessa da tutte le cariche pubbliche che attualmente ricopre in rappresentanza del Comune di Livorno.

2) avviare un processo di concertazione con le forze politiche e sociali cittadine al fine di individuare il candidato più adatto a coprire il ruolo di Assessore con deleghe al
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