Letture sul rifiuto alla guerra per la giornata del 4 Novembre


Il 4 Novembre si celebra la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale (il 24 ottobre scorso si è commemorato il centenario della disfatta di Caporetto).
Noi pensiamo che questa data dovrebbe diventare la Giornata del Disarmo e, oltre ai numerosi soldati morti in guerra, dovrebbe essere dedicata ai renitenti e disertori che si rifiutarono di andare nelle trincee d’Europa, e agli ammutinati e ai disubbidienti che, stanchi di essere mandati al macello dai propri superiori, organizzarono tregue spontanee dal basso, azioni di disarmo personale e di obiezione popolare alla logica della guerra.
Sul 4 Novembre ci siamo già espressi in passato, e rimandiamo al contributo dell’anno scorso, oltre al quale proponiamo qualche altra lettura.

Il volume “Gli ammutinati delle trincee” del livornese d’adozione Marco Rossi (BFS Edizioni, 2014) indaga ad esempio uno degli aspetti più scomodi della Prima guerra mondiale, quello della diserzione, degli ammutinamenti e delle rivolte interne all’esercito italiano; tratteggiando un quadro complessivo in cui il sentimento dei soldati verso questa guerra risulta essere ben diverso da quello spirito di sacrificio patriottico che la storiografia ha promulgato negli anni.
Dello stesso Marco Rossi segnaliamo anche l’articolo “I Livornesi che rifiutarono la grande guerra”, pubblicato su Comune Notizie online: una ricerca sui livornesi che rifiutarono la guerra, attraverso azioni individuali e disobbedienza sociale.
Il nuovissimo “Donne di fronte alla guerra” di Stefania Bartoloni (Editori Laterza, 2017) dedica, invece, molto spazio alle donne militanti che tentarono di ripudiare la guerra come soluzione, avanzando una ferma critica al sistema di potere maschile e rivendicando più diritti, potere decisionale e più democrazia per la componente femminile.
A questo proposito ricordiamo inoltre che sabato pomeriggio, dalle ore 17, il gruppo livornese di Non Una Di Meno ha organizzato un presidio antimilitarista.

Buone letture quindi, e abbasso la Festa del 4 Novembre.