Nel Consiglio Comunale di oggi è stata approvata all’unanimità la nostra mozione contro il Fiscal Compact. Un testo elaborato da Attac Italia che sta girando in molti altri comuni italiani.
Ma che cos’è il Fiscal Compact?
In data 2 marzo 2012 è stato approvato un accordo, sottoscritto da 25 dei 28 stati membri dell’Unione Europea, denominato Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria, meglio conosciuto come Fiscal Compact, entrato in vigore a partire dal 1 gennaio 2013. Il Fiscal Compact rende ancor più stringenti le politiche di austerità, attraverso l’imposizione della regola per cui il debito di ogni paese deve rimanere o ritornare al di sotto del 60% del Pil, entro i prossimi venti anni, la qual cosa significherà tagli alla spesa pubblica pari ad oltre 50 miliardi di euro l’anno per i prossimi venti anni. Il Fiscal Compact ha aggiunto il “carico da 90” dell’obbligo per gli Stati contraenti di inserire la “regola aurea” del pareggio di bilancio nel proprio diritto interno, “preferibilmente a livello costituzionale”, come l’Italia ha fatto con Legge n. 243/2012.
Quali sono gli effetti del Fiscal Compact?
Le misure di austerità applicate in questi anni hanno già provocato enormi danni sociali, con un forte aumento della povertà assoluta (4,7 milioni di persone) e della povertà relativa (8,4 milioni), e la messa in discussione di diritti primari come il lavoro (37% di disoccupazione giovanile), la salute (12 milioni di persone che rinunciano alle cure) e l’istruzione (15% di abbandono scolastico).
La cosa ancora più grave è che gran parte delle misure di austerità sono state in questi anni scaricate sugli enti locali, attraverso il Patto di stabilità interno, i tagli ai trasferimenti erariali, i tagli lineari delle spending review, fino a minarne la primaria funzione pubblica e sociale di ente di prossimità per i servizi ai cittadini.
L’art. 16 del Fiscal Compact prevede che entro il 31 dicembre 2017, i Parlamenti nazionali siano chiamati a valutare l’efficacia o meno di detto accordo, prevedendo, in caso di positiva valutazione, un suo inserimento a pieno titolo nei trattati europei; in caso di inserimento a pieno titolo nei trattati europei, il Fiscal Compact godrebbe di una posizione di primato sull’ordinamento giuridico italiano, rendendo irreversibili le politiche liberiste di austerità.
Per questi motivi oggi abbiamo discusso e votato una mozione che impegna il sindaco ad esprimere e comunicare a Camera e Senato il parere negativo del Comune di Livorno rispetto a questo scellerato provvedimento che contribuirà, forse in maniera ancora più decisiva, ad abbattere la sovranità popolare dei territori.
Gruppo Consiliare #BuongiornoLivorno
Atto-dindirizzo-Fiscal-Compact_10.10.2017