Barcellona aprirà una scuola per aiutare ragazze e ragazzi a riprendere gli studi


Barcellona aprirà una scuola per aiutare ragazze e ragazzi a riprendere gli studi

La proposta sarà operativa nell’anno scolastico 2019-2020 e riguarderà 60 studenti, che raddoppieranno nell’anno successivo

“El Periódico”, venerdì 3 agosto 2018

https://www.elperiodico.com/es/barcelona/20180803/barcelona-escuela-segunda-oportunidad-6975020

Si chiama Escuela de Segunda Oportunidad (E2O – Scuola di Seconda Opportunità) e aprirà a Barcellona nel 2019. Il suo obiettivo? Aiutare i giovani che hanno abbandonato troppo presto gli studi e che, quasi sempre, si trovano in condizioni di vulnerabilità sociale, giacché oltre a non studiare non lavorano. Lo ha spiegato, venerdì scorso, Laia Ortiz, responsabile della Giunta comunale per i diritti sociali (non è traducibile con assessora: è molto di più, letteralmente vicesindaca – ma sono quattro – per i diritti sociali. NdT). La struttura, nel quartiere Navas di Sant Andreu, inizialmente avrà 60 allievi, con l’intenzione di ampliarsi a 120 nell’anno successivo.

“Dalle nostre ricerche abbiamo appurato che a Barcellona il tasso di istruzione superiore era in aumento ma parallelamente cresceva anche quello dell’abbandono scolastico”, ha dichiarato Ortiz. “L’obiettivo di questo tipo di centri è di evitare che i giovani interrompano sia gli studi sia i contatti con il mondo del lavoro”, ha affermato la responsabile comunale, aggiungendo che la volontà delle E2O è di far sì che questi giovani riprendano a frequentare gli studi con regolarità e, così facendo, possano “migliorare le proprie opportunità di accedere al mercato del lavoro”.

Secondo una ricerca della Fondazione BCN per la Formazione Professionale, a Barcellona circa 17.000 ragazze e ragazzi di età compresa fra i 16 e i 24 anni non studiano né hanno alcun lavoro, pari al 13,2 %.

Questa scuola, che sorge in Calle Capella, si rivolgerà principalmente a giovani fra i 15 e i 25 anni che non abbiano portato a termine gli studi secondari obbligatori; si tratta di giovani con un diploma ma che non hanno continuato a studiare e di giovani senza lavoro né qualifiche professionali.

Insegnamento emotivo

Oltre agli insegnamenti di materie accademiche e ai corsi di formazione orientati all’inserimento lavorativo nelle E2O si aggiungerà una dimensione importante: l’insegnamento emotivo e “attitudinale”, al fine di “recuperare l’autostima degli studenti”.

“L’idea di questo centro è di fornire un accompagnamento individuale a ciascun alunno”, ha sottolineato Ortiz, puntualizzando come l’accompagnamento offerto dalla E2O è “esattamente quel che manca al sistema classico dell’istruzione”.

In questo senso, il personale della scuola sarà formato non solo da docenti ma anche da figure professionali provenienti da altri percorsi.

Per il momento la E2O conta su un’equipe di sei persone, tutte professioniste: insegnanti, psicologi, assistenti sociali e educatori.

Ortiz ha chiarito che nella prima fase, ossia nell’anno accademico 2019-2020, il centro avrà posto per 60 studenti ma che, nell’anno successivo, è già in programma il raddoppio dell’offerta.

Sempre secondo Ortiz è previsto che la E2O apra le porte già a gennaio del 2019 con una fase “preparatoria” all’inizio dei corsi regolari, che partiranno a settembre.

Esperienze in movimento

Questa è la prima scuola di questo genere che aprirà a Barcellona ma sono non pochi i Comuni vicini – come L’Hospitalet e Cornellà de Llobregat – che hanno già dato il via a sperimentazioni analoghe in centri simili.

“Vogliamo accompagnare i giovani, riuscire a far loro recuperare gli studi e offrire agli studenti un’attenzione integrale che vada oltre l’istruzione scolastica che ricevono in una normale scuola secondaria”, ha concluso Ortiz.

Traduzione di Fiamma Lolli per Buenos días Leghorn – staff di traduzioni di BuongiornoLivorno