Parco Pertini, area depressa


Da mesi ormai il Parco Pertini vede la presenza di numerose transenne e di aree off limits.
Da questa estate è stato delimitato lo spazio attorno alla vecchia torre della cisterna della ex Pirelli: viene meno un’area importante che di fatto limita l’accesso e la disponibilità della pista solitamente utilizzata per pattini, skate, monopattini e biciclette per bambini piccoli.
Inoltre da novembre una delle aree destinate ai giochi per bambini è priva di attrezzature e al momento è solo una distesa di cemento, anche l’altalena a rete è inutilizzabile.
Un parco già gravato dalla mancanza di un servizio di ristoro e con bagni pubblici spesso in condizioni indecenti.

Ci sarebbe poi l’annosa questione delle tante aree in passato riservate agli animali che fortunatamente adesso non sono più carceri per esseri viventi, a parte alcune aree che accolgono animali da cortile. Spazi vuoti, in preda all’incuria e al degrado che potrebbero essere utilizzati diversamente. Chi lo frequenta, a cominciare dai più piccoli, si sta abituando a vedere uno spazio e servizi con penalità e handicap: giocando con l’immaginazione a pensare quanto poco servirebbe per migliorarlo…
Un polmone verde fra i più grandi in città, e in particolare nel centro cittadino, che dovrebbe essere un fiore all’occhiello e valorizzato anche in termini turistico-culturali (sfruttando l’ottima ubicazione fra la Stazione e il confinante Cisternone e vicino a Piazza della Repubblica). Uno spazio naturale di incontro, di relazione, di scambio e un ambiente idoneo per portare bambini. Un bene comune urbano per eccellenza.
Uno luogo che dovrebbe trasmettere il piacere di stare all’aria aperta e di godere pienamente della bellezza, che può e deve essere al centro anche di un parco come questo.

E invece la trascuratezza e l’incuria sono ovunque, assieme alla mancanza di progettazione e di comunicazione adeguata. Le zone recintate e chiuse al pubblico quanto dovranno ancora starci? E’ previsto che i giochi che sono stati tolti saranno sostituiti? E quelli non funzionanti o pericolosi?
E la torre cisterna? In via ancora informale la Soprintendenza ai beni storici si è detta favorevole alla demolizione. La necessaria relazione dagli uffici comunali è stata inviata? Quanto dobbiamo ancora aspettare?
Ci limitiamo, per ora, a denunciare lo stato attuale del Parco Pertini, consapevoli che la maggior parte degli altri parchi presenta criticità e lacune importanti.
Lo facciamo anche sollecitati dall’annuncio di fine anno di un nuovo parco che dovrà sorgere nell’area di via Firenze, tra via Mastacchi e il campo sportivo: la giunta ha infatti approvato il progetto definitivo dell’intervento per una spesa di 550mila euro.
Benissimo che si voglia incrementare il verde urbano e fare nuovi parchi, ma davanti alla difficoltà – evidente e oggettiva – di mantenere e di migliorare l’esistente che senso ha lanciare nuovi progetti e per di più con ingenti costi, dal momento che spesso la giustificazione davanti a mancate opere di riqualificazione e di ammodernamento è legata alla difficoltà di reperire fondi?
Il sospetto che si preferisca fare marketing politico, specie sotto elezioni, con le promesse di cose nuove è molto forte.

Come Buongiorno Livorno chiediamo all’amministrazione comunale di prendersi l’impegno nei prossimi mesi di migliorare l’esistente, garantendo il miglioramento e il maggior godimento di uno spazio come questo, senza accontentarsi di un luogo dove ci siano solo alcune panchine, un po’ d’ombra e qualche piccione a fare compagnia. Augurandoci che la prossima amministrazione consideri davvero i parchi cittadini come beni comuni urbani fondamentali.

Stefano Romboli
Direttivo Buongiorno Livorno

Foto di Lorenzo Romboli
Foto di Lorenzo Romboli
Foto di Lorenzo Romboli
Foto di Lorenzo Romboli
Foto di Lorenzo Romboli
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