Ripartire dai beni comuni urbani


Via Bonomo, traversa di Viale Marconi, a Livorno. Due locali di proprietà pubblica chiusi da tempo. Una volta c’era un ambulatorio (per anni somministrava vaccini ai bambini), poi sede della Libera Associazione Handicappati (sulla porta c’è ancora la vecchia targa della LAH, non più operativa da moltissimi anni) e un piccolo alloggio.

È solo un piccolo esempio: anche a Livorno decine e decine di locali e di immobili pubblici inutilizzati e abbandonati, spesso da molto tempo.
Uno spreco di risorse che potrebbero essere riqualificate e rigenerate, messe a disposizione delle tante necessità del territorio. Possibili soluzioni per l’emergenza abitativa e per creare spazi pubblici per usi civici, luoghi di prossimità e sportelli per servizi comunali, di mutualismo, presidi permanenti per favorire le sicurezze sociali. Non dimenticando la possibilità di trovare spazi per progetti pubblici e per imprese private, contribuendo a risollevare la situazione economica cittadina.

Il cambiamento passa anche attraverso la cura e la rigenerazione dei beni comuni del nostro territorio. E non basta un regolamento, per quanto strumento utile. Serve molto altro, a cominciare dalla diversa gestione e valorizzazione degli immobili e degli spazi pubblici e dal rendere più efficiente e adeguata la macchina amministrativa.

Buongiorno Livorno metterà al centro della propria agenda politica questi punti, sfruttando contributi realizzati in questi anni (citiamo, fra gli altri, l’elenco completo con il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni, realizzato dall’Osservatorio Bilancio Comunale di Livorno, e la mappatura dei beni comuni che stiamo realizzando come BL). Perchè oltre ai finanziamenti servono soprattutto volontà e intelligenza politica.

Direttivo Buongiorno Livorno