Pronuncia del garante privacy sui braccialetti AVR


Dispiace dover dire, ancora una volta, che avevamo ragione.
Dispiace perché questo parere del Garante per la protezione dei dati personali attesta che la Società AAMPS SpA (società 100% pubblica e pertanto sotto la direzione e il controllo diretto del Comune) non solo sta esternalizzando quasi tutti i servizi, ma lo fa con modalità nettamente in contrasto sia con la legge a tutela dei diritti dei lavoratori, sia con la normativa a tutela del diritto alla privacy degli stessi.

Pertanto, ribadiamo quanto scritto quasi un anno fa (era aprile del 2018), in attesa di avere un chiarimento da parte del Sindaco Nogarin e dall’Assessore Martini, i quali hanno difeso a spada tratta scelte illegali e in violazione della dignità dei lavoratori.
Scrivevamo infatti che “molti, spesso in mala fede, si scordano che la previsione normativa dell’art. 4 è inserita non per caso nel Titolo I della Legge 300/1970 “Della libertà e dignità del lavoratore“ e che in questo senso deve essere interpretata.
Se lo scorda purtroppo anche il nostro Sindaco, che giustifica, con un’interpretazione degna del peggior datore privato, un controllo a distanza assurdo e illegittimo, tirando in ballo la correttezza nello spendere i soldi dei cittadini livornesi.

Vorremmo vedere questa solerzia e preoccupazione per le nostre tasche un po’ più generalizzata e vorremmo che i controlli, giusti e sacrosanti su come si svolgono i servizi verso la città di Livorno, venissero fatti nei confronti anche di altre categorie. Soprattutto vorremmo che i controlli venissero effettuati nei modi e nei limiti consentiti dalla legge e non sdoganando sistemi illeciti e incivili.

Valentina Barale
BuongiornoLivorno