Livorno non ha mai avuto un bilancio partecipativo.
A Livorno dopo la forzata chiusura delle ex circoscrizioni nel 2014 (che si tengono chiuse o si svendono) non c’è ancora nessuno spazio o luogo che possa favorire scambio, conoscenza, confronto, coinvolgimento, co-gestione.
A Livorno non fu concesso il referendum sul rigassificatore.
A Livorno nel 2010 solo il 20% degli aventi diritto votarono al referendum sul progetto dell’ospedale a Banditella/Montenero Basso (soprattutto perché il principale partito sosteneva l’astensionismo).
A Livorno da oltre 10 anni si portano avanti progetti sull’ospedale nuovo calati dall’alto senza aver mai fatto partire un percorso partecipativo che aiutasse a immaginarlo e a disegnarlo.
A Livorno si fanno (e disfano) percorsi partecipativi quando in palio non c’è niente di importante, più o meno come un gioco di ruolo e per distribuire in modo più simpatico alcuni piccoli finanziamenti.
A Livorno si inaugurano i “Templi della Partecipazione” per fare kermesse e marketing politico ma evitando come la peste di fare della partecipazione un possibile strumento di cambiamento e di inclusione.
A Livorno si decide di cambiare cose importanti nella vita quotidiana degli abitanti dei quartieri senza coinvolgerli adeguatamente e continuando a dare retta a chi tira di più la giacca, facendo incontri nelle “segrete stanze” o presso circoli addomesticati.
A Livorno si preferisce concedere spazio ai club per affinità o per interessi che si autoproclamano rappresentanti del popolo.
A Livorno la delega alla partecipazione, quando c’è, viene abbinata a decine di altre deleghe e sparisce o diventa marginale.
A Livorno dal 2009 abbiamo avuto tre governi locali e maggioranze diverse ma siamo ancora all’anno 0 della partecipazione.
Buongiorno Livorno continua a pensare che sia necessario promuovere la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di governo e che dovrebbe essere prioritario riorganizzare spazi e istituti per favorire decentramento, sicurezze, partecipazione, responsabilità, deliberazione.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo e di ricordarlo.