AAMPS – I Sindaci festeggiano, tanto a pagare è la città


E’ dei giorni scorsa l’ottima notizia della chiusura del concordato preventivo omologato dal Tribunale di Livorno nel 2017 e fortemente voluto dalla scorsa Amministrazione targata Movimento 5 Stelle per salvare la nostra azienda pubblica AAMPS (allora 100% di proprietà del Comune di Livorno) dalla voragine di debiti in cui l’Azienda era stata lasciata dalla precedente Amministrazione PD, ammontante a circa 41 milioni di debiti.Sia l’ex Sindaco Nogarin che l’attuale Sindaco Salvetti si sono affrettati ad intestarsi il grande risultato, dimenticandosi che il concordato si è chiuso fondamentalmente grazie a due elementi: i cittadini si sono caricati sulle spalle il pagamento di quote di TARI aggiuntiva per ripianare il debito e il nostro inceneritore ha bruciato ogni anno circa 40.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti da altri Comuni.Quindi AAMPS è stata risanata con soldi della collettività e con un ulteriore aggravio sul carico ambientale, e pertanto sanitario, messo sulle nostre spalle. Il punto dolente, che accomuna tristemente entrambe le Amministrazioni, è quello della assenza di investimenti e piani di sviluppo previsti per garantire da un lato un servizio migliore ed un minore impatto ambientale grazie alla creazione di impianti di recupero e riciclo, e dall’altra un abbassamento delle tariffe che sono arrivate quest’anno a livelli inaccettabili, soprattutto se confrontati con il servizio reso alla città.Ciò che vediamo all’orizzonte, infatti, è la totale incertezza su cosa avverrà per il nostro territorio a livello di Piano dei Rifiuti regionale, soprattutto in termini di impiantistica.Sentiamo ancora la spada di Damocle sulla testa per il misterioso progetto di “bioraffineria” in area ENI, tanto caro al PD regionale, e non scorgiamo alcun investimento rilevante che a breve possa contribuire né in senso tecnico, né in senso economico, a migliorare la nostra situazione.A questo si aggiunga che adesso AAMPS non è più di proprietà del Comune, ma di Reti Ambiente, Società di cui il Comune di Livorno possiede una quota di capitale pari al 33% circa.Ci sembra che, al netto degli scozzi un po’ ridicoli tipici della solita politica dei teatrini, ci sia davvero poco, pochissimo da festeggiare.#AAMPS#inceneritore#concordato#teatrini#bioraffineria#TARI#ENI