Bilanci, previsioni, crolli e dimenticanze


Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 2021 (o almeno quella che credevamo essere l’ultima seduta*) abbiamo discusso di importanti atti previsionali (bilancio finanziario e DUP per il triennio 2022-2024) e verificato lo stato di attuazione del DUP per il precedente triennio 2021-2023 (alla data del 30 giugno 2021).

Abbiamo ribadito la nostra posizione rispetto alla qualità degli indicatori scelti da questa Amministrazione, molto teorici e poco coraggiosi: si vanno a misurare riunioni fatte dagli Assessori o tavoli avviati sui vari temi invece di andare a misurare dati che realmente incidono sul benessere, l’economia, lo stato della città.
Dove gli indicatori sono più attinenti alla realtà emergono in molti casi situazioni preoccupanti.
Esempi?
Prendiamo il primo obiettivo operativo che troviamo: attuare una nuova politica territoriale e urbana, responsabilità politica dell’Assessora Viviani. L’indicatore numero di luoghi urbani (piazze, giardini, aree gioco, pertinenze edifici pubblici) riqualificati in un anno fa riferimento ad un solo intervento: il muro di Via Cecconi per la realizzazione di un murales.
Invece il numero di patti di cittadinanza per la gestione di spazi pubblici sottoscritti in un anno sono zero, per mancanza di risorse umane.
Il piano comunale del verde urbano non è ancora stato affidato e sono stati messi a dimora soltanto 105 alberi o arbusti.
Gli interventi di riqualificazione significativi di strutture sportive sono stati zero.

Anche un altro obiettivo tra quelli che ci stanno maggiormente a cuore, cioè il promuovere il benessere dei giovani, ha risultati negativi: i progetti rivolti ai giovani e realizzati dalla Vice Sindaca Camici sono stati zero, idem gli spazi affidati ai giovani.

Anche nel settore del turismo troviamo indicatori preoccupanti: l’obiettivo operativo che vorrebbe rilanciare Livorno come meta culturale toscana vede due eventi organizzati: il 5&5 Day e il raduno della auto d’epoca alla Rotonda. Si va avanti così.

Le azioni degli assessori Simoncini e Bonciani, rispettivamente sul rilancio dell’imprenditoria e del porto, si limitano anch’esse ad una misurazione limitata ai numeri di incontri, visto che, se si scendesse in indicatori concreti, emergerebbe tutta l’ incapacità di agire ed incidere sul piano reale, dovuta sicuramente in parte al ruolo dell’Ente, ormai sempre più relegato ad un piano secondario e svuotato di poteri, ma anche ad una effettiva incapacità di costruire rapporti, assumere posizioni di peso, intraprendere strade innovative, fare proposte concrete.

Se andiamo ad analizzare quanto previsto nel bilancio previsionale e nel DUP per il prossimo triennio troviamo confermate le nostre preoccupazioni, specialmente rispetto a capitoli di spesa che dovrebbero e potrebbero accompagnare la città verso un nuovo futuro.
Si limitano a 10.000 euro le risorse previste per percorsi partecipativi e 5000 euro le risorse previste per le politiche giovanili.
Crediamo non ci sia bisogno di commentare: i numeri parlano da soli.
Lo stato di progettazione dei lavori pubblici previsti per l’annualità 2022 sono tutti allo stato di progetto di fattibilità tecnico economico (stadio 1) ad eccezione di due progetti che sono comunque allo stato di fattibilità in stadio 2. Non si vede neanche un progetto preliminare.
Questo non ci tranquillizza neanche in merito alle tempistiche di attuazione dei due progetti di riqualificazione urbana Pinqua finanziati con PNRR che dovranno essere terminati entro il 2026.
Non vorremmo trovarci con qualche altro Godzilla su opere non completate. Anche perché in quel caso i mostri, ma quelli veri, ce li farebbe vedere l’Europa!

Il piano delle assunzioni, pur riconoscendo all’Amministrazione un impegno notevole in pandemia per correre ai ripari di una situazione complicata, mostra una situazione disastrosa: dal 2004 al 2019 abbiamo perso in Comune 519 posti di lavoro.
Numeri impressionanti.
Tra la metà del 2019 e la fine del 2021 tra uscite ed entrate di personale si va ancora in negativo di ulteriori 70 unità.
Ci chiediamo come si possa pensare che un organico del genere possa garantire un livello di servizi sufficiente ed anche condizioni di lavoro per i dipendenti pubblici accettabili.
Lo spazio assuntivo c’è e ci auguriamo che si faccia tutto il possibile per invertire la tendenza ed iniziare a riportare in positivo i numeri delle assunzioni rispetto alle uscite.

Analizzando poi la sezione di valorizzazione del patrimonio comunale troviamo ancora un elenco troppo lungo di beni che potrebbero avere un’enorme utilità sia in termini sociali che economici, che ancora restano inutilizzati o in condizioni pessime: Villa Morrazzana, Arena Astra, Casa Firenze, le Baracchine sul Viale Italia, solo per fare alcuni esempi.
Per quanto riguarda le Entrate in bilancio la maggior parte viene garantita dai tributi che purtroppo generano un accantonamento a Fondo Crediti di Dubbia esigibilità molto rilevante: in pratica il Comune non riesce ad incassare una percentuale dei tributi stabiliti e per questo è obbligato a “congelarla” sottraendola così alla possibilità di utilizzarla per servizi o investimenti.
Per il 2022 su circa 50 milioni di entrate previste di natura tributaria non accertate per cassa una percentuale del 32% circa, corrispondente a più di 12 milioni, viene accantonata a FCDE.
La percentuale sale al 44% per i proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti: vengono accantonati su 11,8 milioni circa 5,2 milioni di euro.
Si rilevano grosse difficoltà anche per l’incasso dei canoni per gli impianti sportivi pubblici e per le aree mercatali.
Ci chiediamo se non sia il caso di rivedere tutta l’impostazione anche di questi settori e di come i canoni concessori sono stati impostati.
Per la voce relativa all’utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali bilancio di previsione pluriennale continuiamo a trovare i soliti imbarazzanti 28.000 euro su tutto il triennio per Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale e 1.632 euro per la missione trasporti e diritto alla mobilità.
Sono cifre che da anni restano immutate e denotano un’evidente necessità di approfondimento.
Continuiamo a pensare che il nostro Comune non abbia sfruttato e non stia sfruttando a pieno le opportunità offerte dai finanziamenti europei, proprio perché carente di una struttura consona.
Da questo non solo derivano minori entrate, ma anche scelte di gestione, ad esempio quella di restituire un bene come la Fortezza Nuova che era in concessione al Comune e consentire che venisse affidata al privato a causa dell’evidente incapacità di reperire finanziamenti per gestirle, ristrutturarla, valorizzarla.

Le critiche che portiamo si consolidano ormai anno per anno, con l’aggravante che non riusciamo a percepire la svolta né il cambio di prospettiva che vorremmo vedere a seguito della crisi pandemica.

*EDIT: l’ultima seduta, convocata d’urgenza si è tenuta in realtà oggi, visto che era rimasta fuori dall’approvazione una delibera di lavori in somma urgenza fatti ad agosto sul Mercato Centrale per circa 84.000 euro a causa di un crollo di cornicioni. No comment.

Foto Repetti.