Giù le mani dalla città!


Sabato 5 febbraio, nelle primissime ore del pomeriggio, alcune decine di militanti di Buongiorno Livorno, guidati da Valentina Barale, hanno effettuato, insieme a residenti della zona e a una parte della cittadinanza livornese che quella zona frequenta e ama, un sopralluogo a Salviano, nell’area detta “dell’Uliveta”.Sono bastati pochi passi in quel che resta di uno spazio verde ridotto da pochi giorni a una distesa di alberelli abbattuti e ramaglie abbandonate per constatare come l’area in questione vada salvata; su questo c’è un grande e forte consenso, perché la scusa del degrado dell’area – puro pretesto per chi la vorrebbe cementificare – non è più tollerabile.Gli usi che sarebbe evidente e opportuno farne sono ben altri: trasformarla in un’area godibile per tutti, mantenerla e curarla, realizzando percorsi nel verde che permettano di passeggiare, con panchine, piante aromatiche e da frutto, conservando la splendida vista del paesaggio. Tramite via Guadalajara l’Uliveta potrebbe tra l’altro facilmente essere collegata al Parco delle Colline. Non basta: ci sono palesi e visibilissime tracce della strada che avrebbe dovuto collegare borgo di Magrignano e Salviano, strada che può rimanere, risistemandola, come percorso ciclabile e pedonale. Gli ulivi secolari si mostrano in tutta la loro bellezza e va assolutamente impedito che siano danneggiati: sono un patrimonio unico e, con un po’ di impegno, potranno essere resi produttivi per ricavarne un olio locale, il che costituirebbe una bella esperienza per le scuole e per l’agricoltura urbana. L’intera area, dal borgo di Magrignano alla Leccia a Salviano, è già dichiarata di interesse archeologico; a questo punto occorrono azioni concrete perché non è più tollerabile dare i nulla osta a scavare se poi si ricopre tutto ogni volta che si parte con nuove costruzioni.Il messaggio che abbiamo lanciato ieri, non solo ai molti presenti ma alla città intera, è che le sacrosante lotte per difendere una zona sono efficaci solo se vanno inserite in una visione politica più alta. Basta cemento sul nostro territorio! Tutte le più che giuste richieste dei cittadini e cittadine dei vari quartieri devono essere collegate, per costruire una nuova prospettiva: recuperiamo, riusiamo, riqualifichiamo ciò che è stato abbandonato. Solo così le aree verdi diventeranno utilizzabili, solo così le libereremo dall’abbandono, solo così daremo ai quartieri spazi – e servizi – nuovi e necessari.Bonifichiamo e, soprattutto, pretendiamo che chi di dovere bonifichi, finalmente!, le tantissime aree avvelenate e inquinate negli ultimi decenni e lasciate da troppo tempo al degrado. E se proprio si vuole costruire e cementificare lo si faccia dove già esistono cemento, asfalto, capannoni e vie percorribili dal traffico di veicoli senza ulteriori danni per il territorio.Troppe sono le aree impermeabilizzate: facciamole tornare permeabili, invece di impermeabilizzarne altre!Riforestiamo e forestiamo, creando strade verdi che partendo dalle colline entrino in città: solo la biodiversità e la tutela del verde ci salveranno dall’emergenza climatica, sempre più grave.Non tocchiamo parchi pubblici e mettiamo in sicurezza il territorio con cura, attenzione e rispetto del paesaggio, della storia, della bellezza della nostra città.Da troppi anni cura, attenzione e rispetto sono parole vuote e dimenticate.Giù le mani dall’Uliveta, giù le mani da Livorno! #uliveta#mercato#cementozero

Foto di Roberta Bancale Alice Barale Simona Corradini