ENI: chiediamo chiarezza


Nel Consiglio Comunale di giovedì 10 marzo il Sindaco Salvetti ha riferito dell’incontro tenutosi il giorno precedente a Roma con i Ministeri interessati, i vertici di ENI e i rappresentanti istituzionali della Regione.

Molto entusiasmo per un impianto di cui non si conoscono dimensioni, modalità di funzionamento, ricadute occupazionali, possibilità di creare una reale economia. Si continuano a fornire informazioni vaghe, facendo riferimento agli impianti già esistenti a Gela e Venezia, ma senza alcun piano industriale e nessun dimensionamento economico.

Ci sembra che sia arrivato il momento da parte di ENI di mettere sul tavolo numeri e dati, in trasparenza e chiarezza nei confronti della cittadinanza e dei lavoratori.

Il nostro timore maggiore riguarda le ripercussioni che le scelte di ENI potranno avere sui lavoratori dell’attuale indotto, sul futuro dell’impianto e delle possibilità di vederlo coinvolto in un vero processo di transizione green.

Vorremmo comprendere se ENI abbia o meno intenzione di accedere a linee di finanziamento da PNRR e con quale strategia in relazione alla raffineria di Stagno, perché crediamo che solo con un grande investimento si possa davvero pensare di convertire l’impianto ad un utilizzo innovativo e compatibile con la sostenibilità ambientale.

Per il resto temiamo solo un’operazione di greenwashing finalizzata anche a evitare i processi di bonifica che una dismissione dell’impianto comporterebbe.

(disegno di Roberta Bancale)

#Eni#raffineria